LA POVOLATA STREGATA DI CA' ODDO

A Ca' Oddo, frazione di Monselice, da anni la popolazione locale difende un centenario pioppo nero dalle motoseghe. Ma non crediate, non è solo l'affetto verso il simbolo della contrada biancorosa a smuovere i cittadini, bensì vera e propria paura. Infatti non si tratta di un pioppo qualsiasi, ma dell'albero protagonista di una curiosa leggenda e che porta addirittura un nome: Povolata, termine che in dialetto veneto significa "pioppo".

Si narra che il pioppo sia stato piantato per imbrigliare lo spirito malefico della strega Artemisia, arsa viva nel rogo dell1123 ceneri della strega vennero seppellite in una buca, la terra venne bagnata con acqua benedetta, dieci bambini ci sputarono sopra e la buca venne coperta con terra bagnata del sangue di tre vergini. Perché? E chi lo sa. Sappiamo però che da quel giorno si susseguirono strani fenomeni nei dintorni del pioppo che oltretutto, per chi non si intendesse di simbologia, è associato al regno dei morti.

All'inizio furono i gatti che iniziarono a darsi appuntamenti notturni sotto alle sue fronde, e i loro miagolii vennero subito riconosciuti come i lamenti della strega. Poco alla volta numerosi alberi crebbero intorno al pioppo e una donna raccontò di aver scorto in una notte d'estate i rami del pioppo muoversi insieme a quelli degli alberi circostanti, mugugnando come se stessero chiacchierando. Un altro abitante di Ca' Oddo riferì poi di aver visto una notte i rami del pioppo agitare all'impazzata le campane della chiesa, edificata nelle sue vicinanze. Ci fu anche chi tentò di tagliare una radice che sporgeva, ma subito sentì un lamento e vide sgorgare del sangue dall'incisione appena praticata. Come se non bastasse, chiaramente nessun uccello nidificò mai tra i rami dell'inquietante pioppo, tranne un cuculo che invece rimase diversi anni e il cui verso venne subito associato a quello della strega che si prende ancora gioco dei passanti. Suggestione o realtà? A voi il giudizio.

Dopo un primo periodo di terrore, sembra però che la popolazione abbia iniziato ad affezionarsi a questa misteriosa presenza, o quantomeno a tentare di familiarizzarci. Quando imperversava la siccità e i raccolti inaridivano, gli uomini presero a riunirsi sotto al grande albero per chiedere alla strega di mandare la pioggia, depositando ai piedi del pioppo cibi e bevande. Il mattino successivo trovavano vasi e brocche vuoti, chiaro segno o che la strega aveva gradito il dono, o che i gatti si erano ritrovati lì anche quella notte. A ogni modo, si dice che poi piovesse davvero. Un poco alla volta la gente di Ca' Oddo iniziò a sentirsi sinceramente legata a quell'albero, tanto da stringercisi attorno, parlargli e accarezzare quel tronco che diveniva inspiegabilmente caldo d'inverno e freddo d'estate. Alcuni sostengono addirittura che l'albero rispondesse alle tenerezze accarezzando a sua volta le persone che si fermavano sotto alle sue fronde a parlare. Che albero coccolone e pettegolo, scommetto che si tratta di una "pioppa".
      


 


   

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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori